– Posso giocare con la palla in sala?

– No.

– Non se ne parla nemmeno?

Fin da piccolo, il filosofo ha avuto una passione smodata per il significato letterale dei modi di dire.

Giorno 1
– Mamma, quanto manca al mio compleanno?
– Tre mesi.
– No, io voglio sapere quanti giorni mancano!
– Novanta giorni.

Giorno 2
– Mamma, quanto manca al mio compleanno?
– Sempre lo stesso.
– No, è passato un giorno! quanto manca al mio compleanno?
– Ottantanove giorni.

Giorno 3
– Mamma, quanto manca al…
– Ottantotto!

Giorno 4… Giorno 5… Giorno 6….
………………………….

Giorno 90
– Mamma…
– Anf! Pant! Argh! Uno grazie al Cielo, solo uno figlia mia!!!

Il giorno fatidico
– Mamma, sai che ti dico? I miei cinque anni sono durati poco!
– Punti di vista, mia cara, punti di vista!

I miei ultimi tre mesi, ad esempio…

Qualcuno nel post precedente si chiedeva cosa mai pensasse il centurione dei pantaloni a vita bassa…

A scuola, è l’ora dell’uscita, il centurione mette fretta alla pricipessa. Forse l’apostrofa in modo non proprio gentile (i centurioni, si sa, non hanno tempo per le frivolezze) e una compagna della principessa, lì presente, lo rimprovera

– Certo che sei un maleducato…

– Tzé! parli tu che vai in giro con le chiappe di fuori?!?!

Il nemico ha osato troppo, il centurione ha affondato la daga!

– Un’altro smacco alla moda!!

– Come?!

– C. oggi è venuta a scuola con le stampelle!

– E perché?

– È inciampata per i pantaloni troppo lunghi e si è fatta molto male al ginocchio! Ahahahah!!!

Il centurione predilige un abbigliamento pratico. Altro che moda!

Con la grinta di un vero rocker, e una immaginaria chitarra in braccio, dà spettacolo cantando il suo "pezzo" preferito:

"…ma non la passa liscia!
gliela farò pagare!
con le mie stesse mani
anzi, col camioncino,
lo dovrò scannare!!!…"

Sono un po’ preoccupata per il suo camioncino…